giovedì 7 gennaio 2010

L'omosessualità

Ad oggi, gli aggettivi più comuni utilizzati sono lesbica per le donne omosessuali e gay per gli uomini omosessuali, benché alcuni preferiscano altri termini o anche nessun termine di definizione. Si parla di omosessualità oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che si ha paura di considerare l omosessualità come fatto normale. Il termine è la traduzione italiana della parola tedesca Homosexualität (creata fondendo il termine greco "omoios", che vuol dire "simile", e il termine latino "sexus", che vuol dire "sesso").Nel corso degli anni il termine "omosessualità" ha assunto connotati sempre più neutri, anche se il concetto in sé continua ad essere considerato un tabù nella maggioranza delle culture. Passo indietro rispetto all'antichità che vedeva al fenomeno con occhi vuoti da ogni tipo di discriminazione. Nell'Antica Grecia era una ricerca del bello e quindi indipendente dal sesso di chi veniva amato.

Petronio(Petronius Arbiter; 14 – Cuma 66), uno dei massimi autori latini, ci parla di omosessualità nel suo Satyricon in maniera cruda e schietta.
Egli stesso dichiara:

«Quid me constricta spectatis fronte Catone,
damnatisque novae simplicitatis opus?
Sermonis puri non tristis gratia ridet,
quodque facit populus, candida lingua refert.»

«Perché guardate me con fronte aggricciata, o Catoni,
e censurate un'opera di inedita schiettezza?
Qui ride la grazia ilare d'un parlar puro,
e la lingua verace riporta quello che fa il popolo.»


Il contenuto dell'opera, incentrato sulla promiscuità sessuale, motiva la sua limitata trascrizione. Tuttavia in età moderna, l'opera viene rivalorizzata. Riceve l'attenzione della critica e viene popolarizzata da alcuni lavori cinematografici (in particolare Fellini Satyricon).



Anche Dante Alighieri affronta nel suo capovaloro la tematica omosessuale parlando nel XV canto dell'Inferno dei sodomiti

“Io non osava scender de la strada
per andar par di lui; ma 'l capo chino
tenea com'uom che reverente vada.”


E sulla questione commentatori danteschi si interrogano sul significato da attribuire alla notevole deferenza e simpatia che Dante mostra nel parlare con e dei sodomiti.

Oscar Wilde(16 ottobre 1854 –30 novembre 1900), invece, fu processato e condannato a due anni di prigione per avere violato le regole morali della sua stessa classe sociale, ma è proprio a questo periodo che risalgono alcune tra le più belle pagine di poesia da lui composte.

“Mio carissimo ragazzo,
questo è per assicurarti del mio amore immortale,
eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e
il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore
per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina,
che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelici-
tà e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio
dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la cer-
tezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo è la meta
e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah!.[…]”

Alfred Kinsey famoso sessuolo statunitense affermava che:

“Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È fondamentale nella tassonomia che la natura raramente ha a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un "continuum" in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso.”

Ma nonostante oggi ci troviamo a vivere nel 2009, nel XXI secolo, un’epoca che nell’immaginario di tutti faceva pensare ad una modernità che avrebbe ricoperto tutti gli aspetti della vita, a conti fatti non è così. Ancora oggi essere omosessuale può costarti la vita, o comunque mandarti in prigione. E quindi dobbiamo considerare l omosessualità una malattia da curare o un tabù da esorcizzare?

7 commenti:

  1. sicuramente come un tabù da esorcizzare.è a dir poco vergognoso in realtà che in una società così emancipata, come si vuole far credere, si rimanga ancora scandalizzati di fronte a qualcosa che non dovrebbe suscitare alcuno scalpore.Pochi riescono a mettersi nei panni di chi ha voglia di gridare al mondo la propria omosessualità e non può farlo solo per paura di suscitare delusione in qualcuno, o solo per non ricevere giudizi spiacevoli, o peggio ancora per nn rischiare la propria vita. Sono gli assassini, sono i pedofili che devono essere messi in prigione non gli omosessuali.

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  3. Riguardo a ciò che ha detto Giorgia su chi dovrebbe essere messo in galera nominando anche i pedofili ricordo che purtroppo c'è gente che vive nell'ignoranza e per questo associa l'omosessualità alla pedofilia in ogni caso o comunque ha paura, spesso per colpa della disinformazione diffusa dai vari canali d’informazione che vanno per la maggiore qui in Italia e che vengono presi per oro colato dalla gente comune che non vuole saperne di documentarsi, alimentando questo tabù verso ciò di cui si ha un’immagine distorta.
    D’altra parte però anche gli stessi omosessuali (di solito quelli che compaiono di più in televisione più che altro) sono imputabili di questa colpa, visto che con atteggiamenti che arrivano all’esibizionismo diventano ridicoli e l’unico risultato che possono ottenere è un considerevole aumento della sfiducia visto che non fanno altro che portare a pregiudizi che coinvolgono poi tutti gli omosessuali.

    Detto questo per me di sicuro non è un comportamento da sopprimere come ha tentato di fare un simpatico ometto di nome Hitler che li faceva bruciare vivi o li avvelenava assieme a tante altre persone, oppure come alcuni partiti politici di adesso (uno in particolare qui nel nostro Paese, di cui non scrivo il nome, perché è decisamente facile da indovinare) che vorrebbero liberare la loro nazione dalla "minaccia" di questi corruttori dei loro purissimi costumi.
    Io non capisco tutto questo accanimento, ancora di più quando si ostinano a rifiutare richieste riguardo la legalizzazione delle relazioni tramite il matrimonio con rito civile e l’ottenimento dei diritti che ne conseguono, come non capisco perché questa fissazione di voler definire per forza tutto ciò “contronatura”, nonostante in natura le relazioni omosessuali ci siano sempre state anche tra gli animali, senza contare che non ci sono prove scientifiche attendibili che confermino la definizione “contronatura”, solo dogmi e ipotesi di sedicenti esperti che lasciano il tempo che trovano.

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  4. Vorrei poter vivere in un mondo nel quale non dovrei sentirmi dire: “quello è gay, quello è testimone di geova, quello lavora all’ilva, quello mangia formiche.”
    Perché il problema vero è che noi siamo abituati a dividerci in categorie e ad etichettarci. Quando dimenticheremo di voler conoscere qual è lo status sociale di Tizio, qual è l’abitudine sessuale di Caio, allora saremo liberi di essere e di pensare.

    Vorrei citare Michele Salvemini anche per riallacciarmi al discorso di Vincenzo:
    "L'uomo è agressivo perchè sessualmente represso e l'unico vero modo per vivere in pace è giocare mangiare ed accopiarsi alla faccia di religiosi, intelletuali e politici benpensanti."

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  5. Viviamo nel 2010 ma in questo Paese per quanto riguarda la mentalità siamo messi proprio male. Chi siamo noi per poter giudicare la vita di un' altra persona e sopratutto con quale diritto ci permettiamo? L' amore è qualcosa di unico per tutti indistintamente, perchè non riusciamo ad accettare due persone dello stesso sesso che si amano? Se ci baciamo noi in pubblico è normale, se lo fanno loro possono essere denunciati..Un uomo non deve essere giudicato solo perchè è diverso dagli altri ,perchè è gay,ognuno dovrebbe essere libero di vivere come meglio crede.SOPRATTUTTO DI VOLERSI BENE ALLA LUCE DEL SOLE SENZA SCANDALIZZARE LE MENTI IGNORANTI.. sono ben altre le colpe di cui vergognarsi..

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  6. Su questo sono pienamente d'accordo!(anche se non mi piace assolutamente l'esibizionismo)Ma cosa ne pensate della possibilità di adozione di bambini da parte degli omosessuali?sarebbero capaci di educarli allo stesso modo di una coppia etero?Non si rischierebbe di creare confusione in delle creature cosi pronte ad assorbire qualunque cosa vedano e prenderla a modello da seguire?e non potrebbero avere una visione distorta della realtà e della normalità?Dio ci ha creati uomo e donna per procreare e seppure ritengo che nn si debba discriminare il diverso,penso che non bisognerebbe mai negare quei valori che sono alla base della moralità di qualsiasi uomo,qualunque sia la religione,la razza,la nazione a cui appartiene!
    Marina

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  7. Spesso e volentieri si parla dell'omosessualità per sentito dire,si chiacchiera, si discute, ma forse mai nessuno ha riflettuto a fondo su cosa è l'omosessualità.Molti vedono questa come una malattia che sia nociva al bene della società ,si pensa a qualcosa di "non facente parte degli schemi della nostra società,gli omosessuali,infatti, faticano ad essere accettati nella loro completa umanità... Io dico: "perchè un essere umano non può fare quello che vuole purchè rispetti e non faccia del male agli altri?Perché una persona che non fa del male a nessuno, non commette alcun reato e, vuole vivere una sessualità diversa, deve rappresentare un problema?”

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