venerdì 22 giugno 2012


Magistrati a scuola

di Valeria Caragli

Continua il dialogo tra studenti e magistrati.
Si è svolto, infatti,  presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Vincenzo Lilla”, l’incontro tra il Procuratore capo, Cataldo Motta, il presidente della Corte d’Appello di Lecce, Mario Buffa, e i ragazzi.
Tanti, diversi e fortemente attuali gli argomenti trattati.
Si è discusso soprattutto il problema della legalità, dell’ efficacia, della rapidità e della giustizia delle leggi. Le norme, si è detto, sono volte a regolare il buon funzionamento dello Stato e a garantire la sicurezza, l’ordine e il benessere dei cittadini.
Proprio per questo, anche se alcune regole possono sembrare in contrasto con la ragione morale, con l’etica religiosa, sono tuttavia fondamentali.
Sempre di più si tende a vivere la libertà come un disagio: è bello fare ciò che piace ma non è lecito.
Oggigiorno si è troppo distratti per rendersi conto invece che “la libertà non consiste nel fare ciò che si vuole, ma nel poter fare ciò che si deve volere”.
La libertà, allora, non è assenza di norme ,di principi, di mete; non è indifferenza acritica. Un uomo è tale, è “autentico” soltanto se compie e si impegna nel proprio dovere. E un uomo di Stato, perciò, non deve porsi come obiettivo quello di concentrare nelle proprie mani il potere del Paese, bensì di servire lo stesso.
Ampio spazio si è poi dato alle voci degli studenti, che, partecipando in maniera attiva all’incontro, hanno posto ai magistrati le loro domande e manifestato dubbi e incertezze per il futuro.