lunedì 24 dicembre 2012



Il nuovo volto dell’anno
di Elena Lupo

“Il presidente Usa Barack Obama è l'uomo dell'anno della rivista Time” ha annunciato il direttore Rick Stengel.
E’ Obama «l’architetto della nuova America», colui che costruirà un nuovo Paese, secondo il settimanale che ogni anno sceglie la persona più rappresentativa. Non è il primo presidente americano a occupare per la seconda volta la copertina della persona dell'anno di Time: Bill Clinton ci riuscì nel 1992 e nel 1998 e George W. Bush nel 2002 e 2004.
Obama, invece, è comparso sulla copertina di Time già nel 2008. Ieri il settimanale aveva annunciato i finalisti: includeva, oltre a Obama, Marissa Mayer, il presidente egiziano Mohammed Morsi, Bill e Hillary Clinton, la studentessa pakistana ferita dai Talebani Malala Yousafzai, gli immigrati clandestini, il Ceo di Apple Tim Cook e la fisica italiana Fabiola Gianotti. L'anno scorso la palma della Persona dell'Anno era andata al movimento Occupy. Per Time Barack Obama "non è solo una figura politica,ma anche culturale" e incarna "il nuovo americano". Secondo il direttore della rivista, Rick Stengel, che lo ha scelto come Persona dell'anno 2012, "si è molto parlato della coalizione degli emergenti - giovani, minoranze, ispanici, donne laureate - e, nel vincere le elezioni, Obama ha mostrato che tutti questi gruppi in rapida ascesa non sono solo il futuro, sono il presente". Time, ha detto il direttore, ha scelto Barack Obama come Persona dell'anno "per aver forgiato una nuova maggioranza, per aver trasformato una debolezza in opportunità e per aver cercato, in mezzo a grandi avversità, di creare una unione più perfetta". In un periodo in cui gli Stati Uniti,si trovano al centro di forti cambiamenti culturali e demografici, Obama rappresenta sia il simbolo che, in qualche modo, la forza motrice di questa trasformazione.

martedì 18 dicembre 2012


Apollo 17
40 anni fa l’allunaggio
di Beatrice Padula

Era l’11 dicembre 1972 l’ultima volta che l’uomo ha messo piede sulla luna. L’ Apollo 17 undicesima missione del programma Apollo, per la Nasa ha segnato la conclusione della ''prima spettacolare era dell'esplorazione umana della Luna''.
Lanciata il 7 dicembre 1972 dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida. Gli astronauti impegnati nella missione erano  il Comandante Eugene Cernan, i piloti Ron Evans e Harrison Schmitt.
Fu la valle Taurus-Littrow, vicino al mare della Serenità, Iil sito dell'allunaggio scelto per le particolarità geologiche,la ricchezza delle rocce lunari più antiche e più giovani.
Durante la missione, il pilota del Modulo di Comando, Evans, rimase a bordo in orbita lunare, mentre Cernan e Schmitt si fermarono poco più di tre giorni sulla superficie lunare.
Lo scopo dell’esperienza fu quello di raccogliere per poi analizzare una serie di campioni della superficie lunare(ciottoli, rocce, sabbia)  e di monitorare le attività vulcaniche nelle vicinanze.
Altro obiettivo sperimentale era quello di valutare i danni delle radiazioni cosmiche solari.
A tale scopo, Eugene Cernan lasciò la sua macchina fotografica con le lenti rivolte verso lo zenit. Quarant’anni dopo l’astronauta ha dichiarato: ”Ho lasciato la mia Hasselblad lì, con le lenti rivolte verso lo zenit, con l’idea che qualcuno prima o poi sarebbe tornato e avrebbe rilevato i danni delle radiazioni solari cosmiche” e  ha ricordato anche di non aver mai fatto una foto della sua ultima impronta: “Che stupido. Non sarebbe stato meglio avere portato la macchina fotografica con me, fare lo scatto, tirare fuori il rullino e poi buttare via la camera?”.
Da allora l’interesse per le ricerche sulla Luna si è ridotto; le successive missioni che erano in programma, Apollo 18 , 19 e 20 furono annullate per motivi politici ed economici.  Un silenzio dovuto anche all'arrivo dello Shuttle e alla nascita della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) mentre le missioni scientifiche hanno puntato all'esplorazione dei pianeti del Sistema Solare, allora ancora sconosciuti. Recentemente gli Stati Uniti e l’Europa stanno riconsiderando il nostro satellite nei loro programmi futuri,  anche sotto la spinta dei nuovi protagonisti delle esplorazioni spaziali, India e Cina, le quali hanno già inviato sulla Luna delle sonde che nel 2009 hanno individuato tracce d'acqua nelle rocce lunari, la Cina invece ha ultimamente comunicato l’intenzione di una missione lunare con uomini a bordo.






Corrono i preparativi per il 21 dicembre!
In forte vendita kit anti – Apocalisse.
Di Elena Lupo

L'Apocalisse del 2012 sarà anche una baggianata, ma qualcuno ne ha fatto una faccenda serissima e anche redditizia.
Se le profezie dei Maya riguardanti il prossimo 21 dicembre dovessero rivelarsi veritiere, Raffaele Scalise, fondatore del  Notvarrat24.ch, start-up con quartiere generale in Svizzera specializzata in kit di sopravvivenza, diventerebbe l’imprenditore più ricco del pianeta.
L'azienda vende di tutto:cibi liofilizzati conservabili per 20 anni, maschere anti-gas, riserve di acqua, fornelli a gas,tutti prodotti necessari per la sopravvivenza in mancanza di elettricità e di acqua potabile.
«In questo momento la richiesta è molto alta: abbiamo già avuto un picco di ordinazioni simile all'epoca della catastrofe di Fukushima,ci arrivano ordini dagli Stati Uniti al Giappone. Abbiamo aperto una filiale a Parigi, e a breve ne apriremo due in Italia: a Bolzano e Ravenna» ha affermato Scalise.
Inoltre, la psicosi da fine del mondo farà bene ai conti della giovane società. Il kit completo di provviste alimentari per un anno, raggiunge un costo di 3.200 euro. Chi acquista i kit per la sopravvivenza? Fanatici di ufologia, ricchi superstiziosi , ma anche persone comuni. Con i terremoti, maremoti e catastrofi naturali che si sono susseguite negli ultimi anni, c'è poco da stupirsi. Negli Stati Uniti invece si diffonde la moda dei doomsday bunker . Si va dalla semplice camera di sicurezza, con porte d'acciaio e scorte d'acqua, cibo e munizioni per un mese, che costa «appena» 3 mila dollari, al vero e proprio rifugio da 200 mila. In Italia, i prezzi sono più alti, il costo arriva fino ai 300 mila euro.
Il motto dei produttori del kit in Messico: “Se davvero la fine del mondo è in arrivo, meglio essere preparati”. E’ qui in vendita un singolarissimo kit, che comprende:  fiammiferi, uno speciale coltello, che è possibile utilizzare come apriscatole ed eventualmente per combattere uno zombie, del cioccolato, un quaderno per scrivere i propri ricordi, una bottiglia da un litro d’acqua e una bottiglietta di un liquore all’anice prodotto nello Yucatan, che si dice essere la bevanda dei Maya.
Una catena di alberghi, Suite Novotel, ha invece preparato questa vantaggiosa offerta: due notti, il ventuno e il ventidue dicembre, a un prezzo speciale, kit di sopravvivenza omaggio, un cocktail di “fine del mondo” al bar dell’hotel, e in caso di errore nelle previsioni Maya,una splendida colazione “nuovo mondo”. Bisogna però pagare in anticipo: l’intero importo sarà addebitato al momento della prenotazione, per evitare che la distruzione della terra lasci i conti in sospeso.